estinzione di massa

La sesta estinzione di massa sta accelerando

Una ricerca pubblicata su PNAS ha messo in luce come la sesta estinzione di massa, attualmente in corso, stia accelerando.

La sesta estinzione di massa potrebbe essere la minaccia più grave per la nostra civiltà: è irreversibile e condurrebbe il pianeta sull’orlo del baratro. Le migliaia di specie di vertebrati estintesi nell’ultimo secolo collegano senza più alcun dubbio questa sesta estinzione di massa all’uomo, come spiegano i ricercatori Gerardo Ceballos, Paul R. Ehrlich, e Peter H. Raven. A causa dei tassi sempre crescenti di consumo del territorio, di beni e di energia, uniti alla crescita esponenziale della popolazione umana, la peggiore crisi globale mai fronteggiata dall’uomo sta accelerando e siamo vicini al punto di non ritorno. La maggior parte delle 515 specie considerate minacciate ad oggi sopravviveranno solo alcuni decenni.

Le specie sono “collegamenti” tra ecosistemi diversi e all’interno di uno stesso ecosistema: “quando si estinguono – scrivono i ricercatori – è altamente probabile che anche le specie con cui interagiscono scompaiano. Nelle regioni in cui vi è maggiore estinzione di specie, le probabilità che si verifichino crolli della biodiversità locale sono altissime”.

Solo se riusciremo ad allentare le pressioni umane sulla biosfera attraverso azioni contro il commercio di animali selvatici, il rallentamento della deforestazione e il riconoscimento di “pericolo critico” per tutte le popolazioni animali con meno di 5.000 esemplari, forse riusciremo a rallentare questa sesta estinzione di massa. Senza politiche globali atte a tutelare e proteggere ecosistemi, animali e, di conseguenza, noi umani il futuro per la biodiversità terrestre attuale è segnato. 

In 4,5 miliardi di anni la Terra ha visto altre 5 estinzioni di massa, ora dovremo affrontare la sesta estinzione di massa da esseri umani.


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